Flaschenpost - La logistica delle bevande ricaricata
flaschenpost punta forte sull’automazione
Bevande per tutti, subito, via internet: flaschenpost mostra come un’azienda affermata può guardare al futuro. Con autosen al suo fianco per realizzare ogni progetto. Sensori per tutti. Subito. E via internet...
Quando due modelli di business così simili, come quelli di flaschenpost e di autosen, incrociano le proprie strade, il successo è quasi scontato. Quasi. Perché dietro a tutto questo c’è anche un’enorme quantità di ingegnerizzazione e di know-how in ambito di automazione da parte del team di tecnici di flaschenpost, che, anche grazie alla tecnologia dei sensori autosen, ha realizzato un valore aggiunto per il cliente assolutamente unico: il modo più comodo di acquistare bevande, senza bisogno di trasportare carichi pesanti e con tempi di consegna di massimo due ore. Con un assortimento di circa 1200 prodotti diversi, dal tè mate, alla Pils al Korn. Sebbene flaschenpost non abbia inventato il servizio di consegna delle bevande, l’azienda è stata certamente in grado di donare nuova vita al settore, rivoluzionando in soli tre anni un mercato apparso per molto tempo abbastanza frammentato. Proprio come ha fatto autosen con il proprio modello di distribuzione nel campo della sensoristica (anche se in questo caso il processo è avvenuto in maniera leggermente più veloce...).
In questo contesto il ruolo dei sensori è assolutamente fondamentale.
Timo Oberthür, Capo del team Warehouse and Software Processes
Automazione globale vs Automazione locale
flaschenpost gestisce circa 2.000.000 di ordini ogni anno. Oltre 60.000 casse di bevande vengono consegnate quotidianamente a partire da 19 magazzini. E il bacino di approvvigionamento è in costante crescita. Attualmente vengono riforniti clienti in oltre 120 città. Tendenza: in rapidissimo aumento. Numeri che non potrebbero essere raggiunti con le catene di distribuzione tradizionali del mercato delle bevande, caratterizzate da una logistica sempre più complessa, che include resi e recipienti vuoti, in cui sempre più spesso si ricorre a operazioni manuali. “Ma un’automazione sporadica, a livello locale, non è la soluzione da ricercare”, afferma Tim Graf di autosen, “se si vuole evitare il proverbiale collo di bottiglia. Dunque non esistono mezze misure: chi compie il passo verso l’automazione deve andare fino in fondo.” Dove sta il problema? Solo di fronte a processi di dimensioni critiche è possibile compiere un’automazione efficace. Grazie alla sua strategia di espansione, flaschenpost ha raggiunto queste dimensioni già da tempo e dimostra adesso la sua forza logistica.
Ad esempio, nella pianificazione degli itinerari: flaschenpost dispone di uno strumento intelligente di pianificazione, con il quale l’azienda coordina in maniera ottimale i viaggi dei propri corrieri e le richieste dei clienti in entrata. Un sistema non solo veloce ed economico, ma anche sostenibile: ogni viaggio permette di risparmiare fino a dieci viaggi singoli. La logistica alla base del sistema segue lo stesso ritmo ed è completamente automatizzata a partire dalla commissione della spedizione fino alla gestione dei vuoti a rendere (guidata dalla presenza di sensori) al momento del ritiro dei contenitori. Un cerchio di spedizione che si chiude, molto lontano dalla concezione di un supermercato o di un negozio di bevande.
Una logistica delle bevande senza intoppi grazie all'automazione basata sui sensori
Chi ha inventato il cassonetto intelligente?
E sempre in tema di bevande, dobbiamo ammettere che l’inventore del cassonetto intelligente non si distingueva certo per la sua filantropia. Oppure la parola “tempo libero” non doveva avere un gran significato per lui. Perché il reso del vuoto è sempre un processo così pesante? Potremmo immaginare come questo avviene a livello industriale; è quello che ha fatto flaschenpost, riuscendo anche a trovare una soluzione in grado di rendere decisamente più breve tutta la procedura. Una soluzione che costituisce anche un significativo vantaggio competitivo per l’azienda, in quanto la gestione dei vuoti a rendere rappresenta una sfida costante per ogni attore in questo mercato. Si tratta di una problematica in grado di assorbire ingenti risorse in termini di tempo e denaro, con il rischio di raccogliere bottiglie e contenitori in modo errato, o di registrarli in modo scorretto. In questo momento, flaschenpost sta sperimentando un processo semiautomatico, in grado di ridurre significativamente il margine di errore e di garantire tempi molto più rapidi rispetto ai sistemi convenzionali. Per i lettori più tecnici: il modernissimo impianto di flaschenpost attualmente in test a Münster, che sarà presto in roll-out presso tutti gli stabilimenti, è qualche anno luce più avanti rispetto ai comuni cassonetti intelligenti. Alla base di questo sistema troviamo una macchina specifica dedicata al rilevamento industriale del valore del vuoto, sviluppata dai tecnici flaschenpost in collaborazione con il produttore e con lo specialista di sensoristica di autosen. La macchina si affida a sistemi intelligenti e sensori ed è stata integrata nel processo operativo del magazzino. In questo modo, è possibile assegnare il vuoto a ogni viaggio. La macchina automatica vera e propria rileva in modo autarchico il valore del vuoto delle casse e delle bottiglie e genera un allarme quando sono necessarie lavorazioni successive. Ogni passaggio viene monitorato e controllato in modo permanente tramite sensori autosen. “Con questo processo, è possibile ridurre in modo significativo il margine di errore fino quasi a zero a fronte di una portata considerevolmente aumentata”, afferma Timo Oberthür, capo del team Warehouse and Software Processes di flaschenpost, “e in questo contesto il ruolo dei sensori è assolutamente fondamentale.”
Lo specialista della logistica impiega esclusivamente sensori autosen. Questi sensori, infatti, si caratterizzano per la loro robustezza e per la struttura compatta, due peculiarità estremamente utili nel contesto di un processo “dall’elevato potenziale distruttivo”, per usare le parole del Sig. Oberthür.
“Il potenziale distruttivo, tuttavia, non costituisce necessariamente soltanto un problema meccanico, ma, da una prospettiva diversa, può essere visto come un enorme stimolo”, afferma Philipp Boehmert, Responsabile Marketing & eCommerce di autosen, “e rappresenta l’essenza più profonda di ogni modello di business cosiddetto disruptive o dirompente. Grazie a una serie di strategie di digitalizzazione molto simili, sia autosen che flaschenpost sono state in grado di stabilire nuovi concetti di business nei rispettivi settori di riferimento. Ed è veramente bello aver contribuito in piccola parte, grazie ai nostri sensori, alla bellissima storia di successo di flaschenpost.”
Tutto in un colpo d'occhio
Flaschenpost rivoluziona il servizio di consegna delle bevande con un'automazione completa e utilizza sensori autosen per ottimizzare la logistica.
Flaschenpost registra 2 milioni di ordini all'anno e consegna ai clienti in oltre 120 città con tempi di consegna non superiori alle due ore.
La pianificazione intelligente dei percorsi, i processi automatizzati e l'innovativa gestione delle bottiglie di reso distinguono Flaschenpost dai mercati tradizionali delle bevande.
L'uso di sensori autosen robusti e compatti supporta l'automazione dei processi e contribuisce al successo del modello di business.
Servizio di consegna di bevande e alimenti in tutta Europa
Flaschenpost SE
Sentmaringer Weg 21, 48151 Münster
kontakt(at)flaschenpost(dot)de
www.flaschenpost.de
Sensori utilizzati
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